ANSIA: RICONOSCERLA E CURARLA CON I RIMEDI NATURALI

labirintoansia ANSIA e depressione sono due patologie assai diffuse tra la popolazione mondiale e spesso trascurate o non riconosciute. In Occidente 400.000.000 persone accusano disturbi d’ansia. Sono in leggera prevalenza donne in una fascia d’età compresa fra i 30 e i 50 anni. In Italia ne soffrono 16 persone su 100 e i grandi ansiosi sarebbero tra il 5%e l’ 8% della popolazione. In particolare il 21% dei ragazzi fra gli 8 e i 17 anni soffre di qualche forma d’ansia specifica o generalizzata. Il 15% dei bambini di 6-7 anni soffre di forme ossessivo-compulsive.

COS’E’ L’ANSIA ?

L’ansia è il simbolo di una vita che si sente sprecata perché non ci sentiamo utili, necessari, perché ci sembra di non servire a qualcuno o a qualcosa, perché non sappiamo dove stiamo andando, perché  non troviamo un senso nelle cose.  L’ansia rappresenta l’energia vitale che vuole venire a contatto con la nostra consapevolezza, con la nostra coscienza, col nostro Io che è forse troppo rigido.

Nell’età della pietra questo stato fungeva da richiamo per la nostra attenzione, ci metteva sul “chi va la” nelle situazioni di pericolo. A quei tempi era certamente un’ansia naturale, positiva, che serviva da campanello d’allarme in un ambiente carico di minacce. Oggi ci orienta e ci stimola a realizzare obbiettivi a volte indispensabili per la vita stessa. Non c’è da stupirsi quindi che accompagni l’uomo da sempre. Quando però questo meccanismo continua a persistere anche dopo la fine di eventi potenzialmente ansiogeni, si parla di un’ansia patologica caratterizzata da uno stato permanente di tensione che compromette le capacità operative e di giudizio. Via via che la civilizzazione è andata crescendo si è affermata un’ansia di successo personale, di popolo e di razza, ovvero l’ansia di potere e di conquista per ottenere prestigio e benessere.

Nei tempi moderni, il boom economico ha introdotto l’idea del benessere fondato sul possesso, l’inquietudine si sgancia dai bisogni reali e si orienta sull’effimero. Oggi abbiamo tutto e spesso l’ansia riguarda il superamento dei propri limiti. Sedici italiani su cento hanno l’ansia di non farcela, di rimanere indietro, di venire tagliati fuori. Posto fisso, certezze solide, sicurezze economiche e affettive, sono questi gli obbiettivi che negli ultimi 50 anni si sono imposti nella nostra cultura finendo per convincerci che la vita sia tutta qui. Quando questi diventano gli unici valori su cui gira la nostra esistenza, ecco arrivare l’ansia, cioè l’insinuante paura di perdere tutto.  Si manifesta con uno stato emotivo di pericolo che l’individuo non riesce a dominare, come se la coscienza individuale fosse annullata. Progressivamente aumenta la paura dei luoghi affollati, del buio fino ad arrivare agli attacchi di panico caratterizzati da un profondo disagio che porta alla progressiva riduzione delle attività fino alla paralisi. L’ansioso vive in un costante stato di allarme e di tensione che lo induce da un lato a temere disgrazie, incidenti e insuccessi e dall’altro a non tollerare le attese e le situazioni competitive.  Le sindromi di panico o terrore procurano infine malesseri che si trasmettono e manifestano ai vari organi e apparati:  Cardiaco, con palpitazioni o crisi ipertensive;  Respiratorio, con la sensazione di non riuscire a respirare;  Gastrointestinale, con diarrea o vomito;  ma non vengono a mancare manifestazioni di tremori, bisogno di urinare spesso, capogiri, contratture muscolari.

LE CAUSE DELL’ANSIA

L’ ansia può essere causata da fattori scatenanti di tipo psicologico o biologico. Psicologico: Lutti, separazioni, insuccessi, licenziamenti, litigi ma anche eventi particolarmente felici quali la nascita di un figlio, il matrimonio, un nuovo innamoramento.

Biologici: Alcuni studiosi ritengono che se l’organismo non produce una quantità sufficiente di sostanze in grado di stimolare i recettori del GABA ( acido gamma-amino-butirrico ) si innesca lo stato di ansia.

COME RICONOSCERE L’INDIVIDUO ANSIOSO

Il soggetto ansioso cronico è molto irritabile, soffre d’insonnia, ha difficoltà di memoria e concentrazione. Di solito tende a somatizzare cioè a scaricare l’ansia a livello organico manifestando gastroduodeniti, tachicardia, intestino irritabile, impotenza, eiaculazione precoce o frigidità nel caso si tratti di una donna.

COME COMBATTERE L’ANSIA

La regola per combattere l’ansia parte da un’unica affermazione, che l’ANSIA NON VA COMBATTUTA.  Non dobbiamo combattere, DOBBIAMO CEDERE. Dobbiamo disimparare a pretendere troppo da noi stessi, imparando a fare le cose per come le sappiamo fare non per come “dovrebbero” essere fatte. L’idea di NON migliorare ci può regalare uno stato di pace. Non dobbiamo avere alcuna aspettativa ma essere semplicemente presenti nelle azioni che facciamo.  Spesso nella vita di tutti i giorni ci sforziamo di voler essere agli occhi degli altri un modello, un punto di riferimento, una persona sulla quale poter contare; cerchiamo sempre di fare la cosa giusta nel momento giusto, di accontentare tutte le richieste che ci vengono fatte dalle persone che amiamo. Ma quando tutto questo ci allontana dai nostri veri desideri, quando ci imponiamo di essere quel modello a tutti i costi, allora la nostra psiche si ribella a quell’Io troppo rigido che non ci permette più di esprimerci come dovremo. Dobbiamo accogliere l’ansia come un consiglio che ci viene dato dal nostro corpo che in qualche modo non vuole più sottostare a quella figura di perfezione che ogni giorno ci imponiamo.

Imparando a divenire semplicemente noi stessi, con i nostri limiti e le nostre imperfezioni, ci darà quel senso di realtà, di pace interiore, di appartenenza e appagamento alla vita.  La qualità della vita cambia in modo radicale quando rinunciamo alla strenua difesa degli equilibri consolidati, sterili magari, ma rassicuranti. Di fatto la maggior parte di noi impiega notevoli energie nel mantenere la propria esistenza il più possibile conforme ai valori collettivi, in modo acritico e spersonalizzante. Fin da piccoli ci viene insegnato a dover essere “figli modello” adeguandoci a comportamenti stereotipati, abbiamo dovuto imparare a soddisfare i i bisogni degli altri, in primis quelli dei genitori.  Crescendo, spesso continuiamo ad adottare quelle maschere e voler soddisfare sempre e comunque le richieste delle persone a noi vicine. E’ il caso del ragazzo che decide di intraprendere quegli studi universitari per esaudire i sogni dei genitori che vorrebbero vederlo avvocato o ingegnere. Ma quale sarebbe stata la sua vera vocazione se non avesse seguito i consigli dei genitori? La sua creatività, i suoi desideri verranno repressi fin quando non sarà lui stesso a decidere della sua vita, senza più condizionamenti esterni.  Abbandoniamo l’idea di dover apparire per poter essere, diamo più spazio ai nostri desideri, allontaniamoci dall’effimero, svestiamoci da quella maschera sociale che giorno dopo giorno ci toglie la vera personalita’.

MEDICINE O CURE NATURALI?

Il farmaco non è l’unico rimedio contro l’ansia. Esiste un recente studio inglese condotto su 210 pazienti con disturbi d’ansia generalizzata, con attacchi di panico e distimia. Per sei settimane sono stati sottoposti a caso a 5 tipi di trattamenti diversi: un farmaco ansiolitico, un timoanalettico, un placebo, una psicoterapia cognitivo comportamentale e un gruppo di self help. Tra questi cinque trattamenti non sono state riscontrate importanti differenze nella risposta. Il farmaco ansiolitico non si è rivelato più efficace degli altri trattamenti. Tutto questo conferma l’idea che il farmaco ansiolitico non è l’unico presidio terapeutico contro l’ansia. Le strategie non farmacologiche, come le tecniche di counselling o gli interventi psicoterapici di sostegno rappresentano una risposta terapeutica di grande efficacia.

Oggi la medicina non convenzionale presenta una vasta gamma di rimedi che va dall’uso di estratti di piante, alla psicoterapia, alle discipline orientali come il reiki, lo yoga o il t’ai chi che non sostituiscono la terapia farmacologica ma la completano, riducendo, nella maggior parte dei casi, i tempi della cura.

RIMEDI NATURALI

Vi sono varie piante che possono venirci in aiuto soprattutto ai primi stadi della malattia, poiché di malattia si tratta. Prevalentemente presentano effetti rasserenanti e sono di solito utilizzate in associazione tra loro.  Si possono utilizzare in gocce o in tavolette più volte al giorno. Il vantaggio nell’uso dei vari rimedi di medicina naturale è quello di ottenere risultati senza effetti collaterali quali sedazione, dipendenza o sindromi “rebound” di astinenza alla sospensione dell’assunzione.

RIMEDI ERBORISTICI

Ci sono molte altre erbe officinali utili contro l’ansia, ed alcune delle quali sono semi-sconosciute, ma queste sono certamente le più comuni, facilmente reperibili in ogni erboristeria

Camomilla Matricaria recutita

La camomilla come sappiamo è nota per il suo effetto tranquillizzante: svolge un’azione simile ai farmaci tipo Valium, ma ovviamente in maniera più delicata e senza effetti collaterali. Riduce gli effetti degli enzimi prodotti dall’organismo nei momenti di particolare stress per il cervello, promuovendo invece la secrezione di ormoni surrenali sani (ad esempio il cortisolo). Allevia il dolore e gli spasmi, aiuta la digestione, ed allevia crampi e mal di schiena. Infine la camomilla favorisce un sonno ristoratore.

Melissa officinalis

La Melissa, un’erba rilassante e tonificante, che riduce ansia, irrequietezza e nervosismo con particolare efficacia. Aiuta anche nei casi di disturbi correlati ad attacchi di panico, riducendo palpitazioni e battito cardiaco; la Melissa è inoltre indicata per ridurre l’iperattività della tiroide (ipertiroidismo). Contro i disturbi digestivi da stress o ansia, nausea, indigestione, coliche, la melissa può dare una mano; infine, usata in sinergia con altre erbe, è un efficace anti-depressivo.

Humulus lupulus  Si tratta in sostanza del comunissimo luppolo, una pianta officinale appartenente alla famiglia delle cannabacee (canapa). Ha il potere di calmare i nervi, alleviare l’ansia, l’agitazione e la tensione. Inoltre è inidicato per il mal di testa da stress, per l’insonnia, l’indigestione, ed infine per contrastare gli effetti dell’alcol. Attenzione però, per le sue proprietà sedative non è adatto per l’uso durante la depressione.

Valeriana officinalis  Sedativa e rilassante, la valeriana è il rimedio erboristico per l’ansia forse più conosciuto: aiuta a combattere lo stress, la tensione muscolare ed il dolore derivato dai crampi di origine nervosa.

La melissa è anche un valido aiuto contro l’irrequietezza, e l’insonnia provocate da superlavoro o o da studio eccessivo. Utile a combattere i postumi di una forte influenza, la valeriana ha infine il potere di alleviare la dipendenza dalle droga (droghe sia mediche che ricreative).

I GEMMOTERAPICI più utilizzati sono il biancospino (Crataegus oxycantha MG 1 DH ) e il tiglio (Tilia tomentosa MG 1 DH ).

L’AROMATERAPIA ci fornisce vari oli essenziali efficaci da volatilizzare nell’ambiente con l’apposito brucia essenze. Abbiamo MELISSA, BASILICO, LIMONE, LAVANDA e PETITGRAIN o ancora possiamo utilizzare creme corpo arricchite con oli essenziali di limetta, menta, mughetto, ylang-ylang, patchoully, magnolia, sandalo, liquirizia e viola.

FIORI DI BACH sono un valido sostegno per affrontarla gestirla ed eliminarla, riportando pace e serenità nella vita.

Agrimony è il rimedio per l’ansia provocata da un tormento interiore che nascondiamo agli altri.

Walnut è il rimedio per l’ansia provocata dal cambiamento o dalla pressione che il mondo esercita su di noi.

White Chestnut e’ il rimedio per l’ansia provocata da pensieri circolari. Ne soffre chi per un periodo si trova a subire i propri pensieri, senza riuscire a canalizzarli.

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3 thoughts on “ANSIA: RICONOSCERLA E CURARLA CON I RIMEDI NATURALI

  1. Pingback: LO ZAFFERANO CONTRO ANSIA E STRESS | greenlife - blog

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